Il Piano Sicurezza e Coordinamento (PSC) è un documento che identifica i rischi presenti in un cantiere temporaneo o mobile e le misure da adottare per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli utenti del cantiere. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento Cantieri (PSC) è un documento obbligatorio per le aziende che operano nei cantieri temporanei e mobili, ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 (T.U.S.L.), Titolo IV. In questa guida vedremo cos’è il PSC, a chi è obbligatorio, come redigerlo, quali documenti allegare, quando va aggiornato e quali sanzioni sono previste per chi non lo ha.
Per quali aziende è obbligatorio il PSC?
Il PSC è obbligatorio per tutte le aziende che operano nei cantieri temporanei o mobili, indipendentemente dalla loro grandezza o attività svolta.
Redazione del PSC
Il PSC deve essere redatto prima dell’inizio dei lavori e deve essere elaborato in base alle specifiche caratteristiche del cantiere. Il PSC deve essere redatto dal coordinatore per la progettazione o, in caso di assenza di quest’ultimo, dal committente o dal responsabile dei lavori.
Scadenza e aggiornamento del PSC
Il PSC deve essere aggiornato ogni volta che si verificano mutamenti sul cantiere o quando i risultati della sorveglianza sanitaria rendono necessaria la sua revisione. In caso di mancanza di un PSC per ogni nuovo cantiere, o ogni volta che viene richiesto dall’ispettorato del lavoro.
Sanzioni relative al PSC
Le sanzioni per chi non possiede il PSC possono essere molto severe, con sanzioni pecuniarie da 2.500 a 20.000 euro e l’arresto fino a 3 mesi. Inoltre, le imprese che non possiedono il PSC non possono partecipare a gare d’appalto e non possono essere considerate per l’affidamento di appalti pubblici.
In conclusione, il PSC è un documento obbligatorio per tutte le aziende che operano nei cantieri temporanei e mobili, ed è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti del cantiere.